Lì ti ho visto
Nei vicoli e tra gli oleandri bianchi,
dove l’orologio indica l’ora
e le voci dei gabbiani risuono il tempo,
dove una nota azzurra pende con semplicità
e nella finestra aperta un basilico sogna,
dove i pensieri segreti galoppano all’orizzonte meravigliosi
e gli odori dei fiori svaniscono al tramonto,
dove la pioggia corteggia la nuvola
e poi abbraccia la luna con silenzio,
all’ incontro di giorno e di notte,
all’ intervallo delle cose,
nelle acque torbide del mare
lì ti ho visto.
Afroditi Mermiga-Vlachaki
ΕΚΕΙ ΣΕ ΕΙΔΑ
Στα καλντερίμια και στις λευκές πικροδάφνες,
εκεί που οι δείκτες του ρολογιού σημαίνουν το τώρα
και οι φωνές των γλάρων αντηχούν το χρόνο,
εκεί που μια νότα γαλάζια απλά αιωρείται
και στ’ ανοικτό παράθυρο ένας βασιλικός ονειρεύεται,
εκεί που οι μυρωδιές του νυχτολούλουδου χάνονται στο δειλινό
και οι μυστικές μας σκέψεις καλπάζουν σε ορίζοντες εξαίσιους,
εκεί που η βροχή ερωτοτροπεί με το σύννεφο
και ύστερα αγκαλιάζει σιωπηρά το φεγγάρι,
στο συναπάντημα της μέρας με τη νύχτα,
στο διάκενο των απλών πραγμάτων,
στα θολά νερά των θαλασσών,
εκεί σε είδα.


Significazione critica dell’opera “Lì ti ho visto” di Afroditi Mermiga-Vlachaki
I versi sinestesici e immaginifici di Mermiga-Vlachaki figurano il tempo. Il tempo che si dona all’uomo sempre nel luogo della Mousiké e del ritmo, che avvalora. Il ritmo è il ritorno del tempo, ove ogni cosa è una riconsegna. La kìnesis del vivente è principio, un aver da essere sulla soglia e, dal silenzio, l’evento della ripetizione è un sempre nuovo riconoscimento memoriale, in variazione infinita della forma, kòsmos, come ricerca e amore della riapparizione, di ciò da cui tutto rinasce.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti