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Mostra Integr’Azione: Vita d’Arte e Arte di Vita.
La differenza dell’identità.

La “Mostra Integr’Azione: Vita d’Arte e Arte di Vita”, giunta alla sua nona edizione 2024, celebra il divenire dell’identità alla differenza con la collettiva d’arte integrata e itinerante, aperta al pubblico dal 21 al 25 marzo, con inaugurazione il 21 marzo alle ore 10,30 presso l’Opera Don Calabria, al centro convegni “Il Filo” in Via Giambattista Soria 13 a Roma. La mostra espone le opere di artisti contemporanei emergenti e affermati e degli educatori unitamente ai ragazzi dell’Opera Don Calabria, dell’Opera Don Guanella, del Centro Don Orione, della Comunità di Sant’Egidio, dell’Istituto Leonarda Vaccari e della Fondazione Don Gnocchi, per la condivisione del senso e del valore dell’identità che si racconta nella differenza, per il dono mutuale di nuova coscienza di verità.

L’Opera Don Calabria, presidente Don Noicir José Marchetti, in collaborazione con l’Accademia Internazionale di Significazione Poesia e Arte Contemporanea, presidente il critico e arteterapeuta prof.ssa Fulvia Minetti, invita all’inaugurazione della mostra artistica in convenzione formativa con l’Università degli Studi di Roma Tre, accreditata dalla Regione Lazio e da Roma Capitale, con il conferimento dei diplomi al merito artistico e della critica in semiotica estetica alle opere.

L’arte è luogo etico, partecipa dell’universalità per una comunicazione sempre possibile oltre le differenze; l’arte è luogo transizionale, spazio franco dal principio di piacere al principio di realtà; l’arte è luogo ludico gioco esistenziale che volge verso l’altro per l’intero di sé; l’arte è luogo maieutico, il grembo di nascita dell’espressione; l’arte è luogo semiologico, occasione di senso per analisi dei simboli; l’arte è luogo gnoseologico, opera di conoscenza oltre il pregiudizio; l’arte è luogo individuativo, configurazione inconscia e rifigurazione cosciente del mondo; l’arte è luogo sociale, integrazione nel riconoscimento e progetto di futuro; l’arte è luogo paradigmatico, processo di abduzione della neocorteccia, ipotesi creativa; l’arte è luogo dialettico-veritativo, dialogo fra necessità e libertà per il transito della verità; l’arte è luogo rituale, viaggio dal caos al cosmo d’identità e di mondo.

Mostra Integr’Azione: Vita d’Arte e Arte di Vita.
Non c’è identità senza differenza.

La “Mostra Integr’Azione: Vita d’Arte e Arte di Vita”, giunta alla sua ottava edizione 2023, celebra la dialettica artistica dell’identità alla differenza con la collettiva annuale d’arte integrata e itinerante, aperta al pubblico dal 26 al 28 aprile, ore 10,30-12,00 e ore 15,00-16,00 e con inaugurazione il 26 aprile alle ore 10,30, presso l’Opera Don Guanella, al Centro Diurno di Riabilitazione Casa San Giuseppe in Via Aurelia Antica 446 a Roma. La mostra è partecipata da educatori e da artisti contemporanei emergenti e affermati unitamente ai ragazzi dell’Opera Don Guanella, del Centro Don Orione, dell’Opera Don Calabria, della Comunità di Sant’Egidio, dell’Istituto Leonarda Vaccari e della Fondazione Don Gnocchi, per festeggiare il dono mutuale di riconoscimento nel divenire dell’essere.

L’Opera Don Guanella, direttore lo psicologo responsabile del Centro Diurno il dott. Fernando Manna, in collaborazione con l’Accademia Internazionale di Significazione Poesia e Arte Contemporanea, presidente il critico e arteterapeuta prof.ssa Fulvia Minetti, inaugura la mostra artistica in convenzione formativa con l’Università degli Studi di Roma Tre, accreditata dalla Regione Lazio e da Roma Capitale, con il conferimento dei diplomi e della critica in semiotica estetica alle opere di tutti i partecipanti, per significare e valorizzare l’espressione umana e artistica.

La Mostra Integr’Azione attinge ad una dimensione etica nella partecipazione ad un sostrato di universalità archetipica, che accomuna e promuove una comunicazione sempre possibile, al di là delle individualità, delle diversità, delle culture, per riconoscersi e ricevere riconoscimento nella riconoscenza; ad una dimensione transizionale, poiché l’arte è spazio franco di proiezione immaginativa di sé, per la progressiva costruzione, dal principio di piacere, dell’identità e del piano di realtà; una dimensione ludica poiché l’arte offre terreno al profondo gioco esistenziale, volto alla sintesi di opposti: è divertimento nel senso letterale del termine, che significa volgersi in altra direzione, verso l’altro, per l’intero; ad una dimensione maieutica poiché l’arte è il grembo per la nascita protagonistica dei potenziali espressivi latenti della persona, alla coscienza e alla collettività; ad una dimensione semiotica, poiché l’arte è occasione di senso per mezzo di un’analisi dei contenuti preconsci dei simboli artistici, per una significazione e una valorizzazione del sé e delle cose; ad una dimensione gnoseologica, poiché l’arte è opera di conoscenza, oltre l’abitudine pregiudiziale, per attingimento ad un codice archetipico universale e per il riconoscimento mutuale con l’alterità, ad una dimensione individuativa, poiché l’arte è configurazione inconscia, possibilità infinitamente aperta di rifigurazione cosciente di sé, della propria vita e del mondo; ad una dimensione sociale, poiché l’arte è integrazione, che è letteralmente l’atto di “fare l’intero con l’altro”, rendersi vicendevolmente completi nell’essere; ad una dimensione paradigmatica, poiché l’arte supera i processi di deduzione e d’induzione, è sviluppo della neocorteccia nel processo inferenziale di abduzione, ove l’ipotesi creativa è primo paradigma del rapporto uomo-mondo; ad una dimensione dialettico-veritativa, poiché l’arte è dialogo esistenziale fra necessità e libertà, fra essere ed esistere, fra inconscio e coscienza, fra identità e differenza, nel divenire aperto dei significati della vita, luoghi del transito della verità; ad una dimensione rituale, poiché l’arte è teatro del caos e del cosmo dell’identità, è soglia della genealogia dell’uomo e della cultura.

L’Accademia raccoglie le opere in mostra in un poster a tema che magnifica la palingenesi della vita nel senso, attraverso la figura archetipica dell’uroboro, in qualità di grembo materno e sociale, curvatura del tempo lineare e depauperante del divenire, armonia degli opposti, che porta all’eterno ritorno dell’individuazione all’essere. Il viaggio della significazione è affrancamento dalla morte in eterna rinascita: è l’abbraccio di ogni divenire formale, che sussume il molteplice nell’uno. Questo attimo d’eternità, un tempo aureo di senso, è nel dono mutuale di nuove forme di verità essente.

Mostra Integr’Azione: Vita d’Arte e Arte di Vita.
L’arte è arto che abbraccia identità e differenza.

La Mostra Integr’Azione celebra l’abbraccio artistico dell’identità alla differenza in una collettiva annuale d’arte integrata e itinerante, dal 6 all’8 giugno, lunedì e martedì ore 10,00-15,00 e mercoledì ore 10,00-18,30 con inaugurazione lunedì 6 alle ore 10 della Settima Edizione 2022, presso la Comunità di Sant’Egidio, in Via Federico Borromeo 77 a Roma, partecipata da educatori e da artisti emergenti unitamente ai ragazzi del Sant’Egidio, del Centro Don Orione, dell’Opera Don Calabria, del Don Guanella, del Don Gnocchi e dell’Istituto Leonarda Vaccari, per aprire e rifigurare le prospettive relazionali.

La Comunità di Sant’Egidio, presidente il prof. Marco Impagliazzo, in collaborazione con l’Accademia Internazionale di Significazione Poesia e Arte Contemporanea, presidente il critico e arteterapeuta prof.ssa Fulvia Minetti, inaugura la mostra artistica in convenzione formativa con l’Università degli Studi di Roma Tre, accreditata dalla Regione Lazio e da Roma Capitale, con il conferimento dei diplomi e della critica in semiotica estetica alle opere di tutti i partecipanti, per significare e valorizzare il divenire dell’essere.

La Mostra Integr’Azione interroga una dimensione etica nella partecipazione ad un’universalità archetipica, sostrato valoriale che promuove una comunicazione sempre possibile, al di là delle differenze; una dimensione maieutica di rinascita nella promozione dei potenziali espressivi; una dimensione semantica per l’analisi dei significati dei simboli artistici, una dimensione gnoseologica nella condivisione di una conoscenza e di un riconoscimento mutuale dagli incontri espressivi e prospettici; una dimensione individuativa per una progressiva elaborazione sul piano cosciente dei contenuti emotivi; una dimensione sociale dal principio di piacere, attraverso il compiacimento artistico, al principio di realtà di un grembo comunitario integrato; una dimensione neurofisiologica nel processo inferenziale di abduzione dell’arte, oltre la deduzione e l’induzione, per lo sviluppo della neo-corteccia; una dimensione ludica nel gioco dialettico esistenziale fra necessità e libertà, fra coscienza ed inconscio, fra identità e differenza; una dimensione veritativa per il divenire aperto dei significati, che sposa gli opposti nella verità di un unico essere, di un unico abbraccio dell’identità alla differenza.

Le opere in mostra sono raccolte in un catalogo critico e in un poster a tema realizzati dall’Accademia, che esprimono e magnificano la catarsi della rinascita dal labirinto degli incontri, dalla figura archetipica della danza rituale del ritorno unitario. Il labirinto è un iter relazionale di metamorfosi, un’arte come arto del vivere, che muove e congiunge, che ricompone i frammenti identitari nella visione originaria di sintesi di soggetto e oggetto, di sé e altro da sé. È viaggio interiore che reintegra la negazione, la differenza, la mancanza, il dolore, il distacco, la perdita, nell’abbraccio armonico di opposti, nel legame fra principio e fine, tra provenienza e destinazione, fra coscienza ed inconscio e che eleva ad una dedalica visione superna, a un volo sapienziale, per la rinascita della visione di sé e di mondo, al senso unico e universale dell’essere umano.

Mostra Integr’Azione:
Vita d’Arte e Arte di Vita.

L’arte che celebra l’unità all’alterità.

La Mostra Integr’Azione celebra la qualità relazionale dell’identità alla differenza in una collettiva annuale d’arte integrata e itinerante, dal 20 al 24 settembre ore 10-13 /14-16, Sesta Edizione 2021, presso il teatro Don Orione, in Via Edmondo De Amicis 5 a Roma, partecipata da artisti emergenti unitamente ai ragazzi dell’Istituto Leonarda Vaccari, del Centro Don Orione, dell’Opera Don Calabria, del Don Guanella, del Sant’Egidio.

L’Istituto Leonarda Vaccari, presidente la prof.ssa Saveria Ghia Dandini de Sylva, in collaborazione con l’Accademia Internazionale di Significazione Poesia e Arte Contemporanea, presidente il critico d’arte e arteterapeuta prof.ssa Fulvia Minetti, cerimonia la mostra artistica con il conferimento dei diplomi e la lettura della critica in semiotica estetica delle opere di tutti i partecipanti, per festeggiare il divenire dell’essere, in Convenzione Formativa con l’Università degli Studi di Roma Tre e con il Patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale.

La mostra riunisce i presenti nel “divertimento”, nel senso letterale del termine, che significa “volgersi in altra direzione”: all’altro. L’arte partecipa ad un sostrato di universalità per una comunicazione sempre possibile oltre le differenze, è grembo di rinascita, occasione di senso, opera di conoscenza, unione d’inconscio e di coscienza, è integrazione, dal principio di piacere

al principio di realtà, nel progetto di futuro. L’arte non è deduzione, non è induzione, è abduzione: ipotesi della neocorteccia, dialogo fra necessità e libertà, per il divenire della verità: viaggio dal caos al cosmo, che rinasce identità e mondo.

 Integr’Azione è letteralmente “fare l’intero con l’altro”: rendersi vicendevolmente completi nell’essere di un grembo sociale. L’esposizione ha un carattere itinerante, poiché l’uomo è viandante: non possiede la verità, l’uomo è la via stessa del cammino e la sua realizzazione si trova sempre oltre se stesso, nel movimento verso l’altro.  Siamo tutti fatti di abbracci, da riempire: non c’è identità, senza differenza.

L’Accademia ha realizzato un poster di raccolta delle opere partecipanti alla mostra, che si aprono legandosi lungo la sezione aurea: rapporto fra il tutto e la parte, movimento di bellezza, la spirale aurea è la crescita armonica della curva della vita, fillotassi alla divina luce sapienziale, rinascita per integrazione all’unità.

locandina-mostra-integrazione-2020Mostra Integr’Azione:
Vita d’Arte e Arte di Vita
L’arte itinerante che celebra la differenza

La Mostra Integr’Azione celebra l’arte di vivere, la qualità relazionale dell’identità alla differenza nel chiasmo donante del riconoscimento, in una collettiva annuale d’arte integrata e itinerante, dal 23 al 27 Marzo, Sesta Edizione 2020, presso l’Istituto Leonarda Vaccari, in Viale Angelico, 22 a Roma, partecipata da artisti emergenti unitamente ai ragazzi dell’Istituto Leonarda Vaccari, del Centro Don Orione, dell’Opera Don Calabria, del Don Guanella, del Sant’Egidio e della Fondazione Don Carlo Gnocchi.
L’Istituto Leonarda Vaccari, presidente la prof.ssa Saveria Ghia Dandini de Sylva e l’Accademia Internazionale di Significazione Poesia e Arte Contemporanea, presidente il critico e arteTerapeuta, prof.ssa Fulvia Minetti, cerimoniano la mostra artistica con il conferimento dei diplomi e la lettura della critica in semiotica estetica delle opere di tutti i partecipanti, per la condivisione del valore dell’identità, della riconoscenza alla ricchezza reciproca della differenza, del senso universale dell’espressione artistica e del divenire dialettico dell’essere, in Convenzione Formativa con l’Università degli Studi di Roma Tre e con il Patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale.
L’Integr’Azione non include, non chiude nel cerchio elettivo della norma pregiudiziale di un modello identitario; è “l’unità dell’essersi”: un atto etico di solidarietà è il luogo umano della solidità, che vincola l’io all’altro per l’intero del se stesso. L’altro è la condizione di senso e di verità. La sostanza dell’identità è una relazione: di sé è sempre all’altro e l’emarginazione nega, con l’esistere dell’altro, l’essere stesso del negante. Nessuno fra due orizzonti di sguardo possiede la verità: la verità è fra di essi, al luogo di eccedenza, che si trova andando, un poco, al di là di se stessi. Il luogo itinerante della mostra raccoglie l’attestazione d’esistenza lungo la fenomenologia degli incontri.

immagine-mostra-integrazioneVita d’Arte e Arte di Vita
Integr’Azione è la collettiva annuale d’arte itinerante oltre le differenze

La Mostra Integr’Azione è un’esposizione pubblica e integrata dell’espressione artistica, partecipata liberamente dal 27 al 30 Novembre, Quinta Edizione 2018, presso l’Opera Don Calabria, in Via Gianbattista 11/13 a Roma, da artisti oltre le differenze, con i ragazzi del Don Calabria, del Centro Don Orione, del Don Guanella, del Sant’Egidio, dell’Istituto Leonarda Vaccari.L’Opera Don Calabria e l’Accademia Internazionale di Significazione Poesia e Arte Contemporanea, Presidente il Critico e ArteTerapeuta, prof.ssa Fulvia Minetti, in Convenzione Formativa con l’Università degli Studi di Roma Tre e con il Patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale, celebrano la collettiva annuale d’arte itinerante con il conferimento dei diplomi con critica in semiotica estetica delle opere di tutti i partecipanti, per cerimoniare il valore dell’identità umana, il senso universale dell’espressione artistica e il divenire dell’essere.
Integr’Azione non è inclusione, non è azione del “chiudere dentro” qualcosa di prestabilito: è letteralmente “fare l’intero con l’altro”: rendersi vicendevolmente completi nell’essere di un grembo sociale, dal dono dialogico delle differenze.fotodoncalabria

L’esposizione ha un carattere itinerante, poiché l’uomo è, per sua natura segnica, viandante: non possiede la certezza veritativa assoluta del metodo (metà – hòdos), ovvero non è mai letteralmente “oltre la via”. L’uomo è la via stessa del cammino: la sua realizzazione non è nel possesso della meta, ma nella tensione aperta al senso di sé, che solo trova sempre oltre se stesso, nel movimento verso l’altro.

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Collettiva Annuale d’Arte:

Mostra Integr’Azione.
Vita d’Arte e Arte di Vita.

Il Centro Don Orione e l’Accademia Internazionale di Significazione Poesia e Arte Contemporanea, Presidente il Critico e ArteTerapeuta, prof.ssa Fulvia Minetti, in Convenzione Formativa con l’Università degli Studi di Roma Tre e con il Patrocinio dell’ANCI, della Regione Lazio e di Roma Capitale, celebrano la collettiva annuale d’arte Mostra Integr’Azione. Vita d’arte e arte di vita, alla Quarta Edizione con inaugurazione il 4 dicembre 2017 a Roma: un’esposizione pubblica e integrata dell’espressione artistica, partecipata liberamente al Teatro Don Orione da artisti oltre ogni differenza e cultura, con i ragazzi del Centro Don Orione, del Don Calabria, del Don Guanella, del Sant’Egidio, del Servizio Civile e dell’Associazione Fotoreportando, per riflettere sul valore dell’identità umana, attingere al senso archetipico e universale dell’espressione e scoprire il dono del dialogo con le prospettive dell’altro, che riconosce e che apre il nostro essere al divenire infinito dei suoi significati.
L’arte è luogo etico: partecipa ad un sostrato di universalità espressiva, valore e senso comune all’essere umano, che apre ad una comunicazione sempre possibile, oltre le individualità, le differenze, le culture.
L’arte è luogo maieutico: grembo per la nascita protagonistica dei potenziali espressivi latenti della persona, alla coscienza e alla collettività.
L’arte è luogo semiologico: occasione di senso per una semiotica estetica psicofisiologica dai contenuti preconsci dei simboli artistici, che segue il movimento semantico ed emotivo della creazione artistica, che fonda e rifonda gli assetti dell’uomo e delle cose.
L’arte è luogo gnoseologico: è opera di conoscenza, oltre l’abitudine pregiudiziale, dell’attingimento ad un codice archetipico universale all’uomo e di riconoscimento mutuale dell’identità dagli incontri espressivi e prospettici con la differenza.
L’arte è luogo individuativo: è configurazione inconscia, possibilità infinitamente aperta di rifigurazione cosciente di sé, della propria vita e del mondo, in divenire dall’universale collettivo condiviso, che dona il senso dell’essere.
L’arte è luogo sociale: è integrazione, dal principio di piacere al principio di realtà, del ritrovarsi nella differenza e del progetto di futuro.
L’arte è luogo paradigmatico: oltre i processi di deduzione e d’induzione, è sviluppo della neocorteccia nel processo inferenziale di abduzione, ove l’ipotesi creativa dell’arte è primo paradigma del rapporto uomo-mondo.
L’arte è luogo dialettico-veritativo: è dialogo esistenziale fra necessità e libertà, fra essere ed esistere, fra inconscio e coscienza, fra identità e differenza, nel divenire aperto dei significati della vita, luoghi del transito della verità.
L’arte è luogo rituale: è caos e cosmo dell’identità, che sconvolge l’identità nella differenza, è teatro, è letteralmente il luogo da cui si guarda, soglia della genealogia dell’uomo e della cultura, ripetizione analogica di sé e mondo che guarda l’essere.
Non c’è identità senza differenza, c’è sempre solamente un’identità della differenza: un divenire inarrestabile dell’essere. Questa mostra è invito al chiasmo della meraviglia dei modi infiniti di essere negli occhi dell’altro, per vivere insieme, in sinestesia e per mezzo dell’arte, nuovi mondi e modi di noi venire al mondo.

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Mostra Integr’Azione.
Vita d’arte e arte di vita. III Edizione

Il Centro Don Orione e l’Accademia Internazionale di Significazione Poesia e Arte Contemporanea, Presidente la prof.ssa Fulvia Minetti, ArteTerapeuta e Critico dei percorsi espressivi artistici, in Convenzione Formativa con l’Università degli Studi di Roma Tre e con il Patrocinio dell’ANCI, della Regione Lazio e di Roma Capitale, inaugurano la collettiva d’arte Mostra Integr’Azione. Vita d’arte e arte di vita nella sua Terza Edizione, il 1 Dicembre 2016 a Roma presso il Teatro in Via Edmondo De Amicis, 5. L’esposizione annuale è partecipata, oltre ogni diversità, dagli artisti integrati del Centro Don Orione, del Don Calabria, del Don Guanella, del Sant’Egidio,  dell’Istituto Leonarda Vaccari, del Servizio Civile, dell’Associazione Fotoreportando. La mostra è propriamente divertimento e non nel senso usuale, ma nel senso profondo del termine: dal latino devertĕre, “volgersi in altra direzione”. È cerimonia dell’identità umana universale in tutte le sfumature speciali e festa del divenire aperto dei suoi significati, negli sguardi mutuali del dialogo con la differenza.
Né identità, né differenza; ma identità della differenza: nell’uno del molteplice, nel molteplice dell’uno! Questa occasione è un invito: ridipingiamoci… per essere! Riconosciamo e riceviamo riconoscimento e riconoscenza, per rinascere insieme. Siamo tutti fatti di abbracci, da riempire di nostro, con l’augurio a tutti di portare la vita nell’arte… e l’arte nella vita!

Mostra Integr’Azione. Vita d’arte e arte di vita

Il Centro Don Orione inaugura, il 6 Dicembre 2014 presso il Teatro in Via della Camilluccia 112, la Mostra Integr’Azione. Vita d’arte e arte di vita, un’esibizione pubblica e integrata dell’espressione artistica informale, partecipata liberamente da pregevoli artisti oltre ogni diversità: Adriano Tartaglia responsabile, Emiddio Aloia, Fausto D’Orazio, Gianluca Rella, Giovanni Pace, Luigi Villonio, Michelangelo Nasto, Oreste Agnello, Paola Cordischi, Renata Gentili, Riccardo De Pascale.
La mostra è realizzata in collaborazione con l’Accademia Internazionale di Significazione Poesia e Arte Contemporanea, presidente il critico arteterapeuta Fulvia Minetti, in Convenzione Formativa con l’Università degli Studi di Roma Tre e con il Patrocinio dell’ANCI, dell’Assessorato Scuola Infanzia Giovani e Pari Opportunità di Roma Capitale e della Provincia di Roma ed è volta a promuovere i significati universali dell’espressione, per cerimoniare il valore dell’identità umana in tutte le sue sfumature speciali.
L’evento vuole essere la condivisione aperta di una dimensione etica, per la partecipazione di un sostrato di universalità comune all’umano; di una maieutica, per la promozione dei potenziali espressivi latenti; di una dimensione semantica e gnoseologica, per la significazione critica dei contenuti preconsci dei simboli artistici; di una individuativa, per la funzione transizionale e configurante dell’arte, grembo della rifigurazione di sé e mondo; di una dimensione sociale, per ritrovarsi nella differenza; di una dimensione neurofisiologica, per lo sviluppo della neocorteccia nel processo ipotetico e creativo dell’arte; di una dimensione ludico-veritativa, per il divenire aperto dei significati della vita.
L’Arte, culla della nostra civiltà, è il luogo di formazione, fra natura e cultura, che apre al senso dell’identità umana e avvalora ogni differenza come fonte di riconoscimento, riconoscenza, ricchezza e accrescimento di sé. L’un ridipinge l’altro per essere: il grembo dell’arte scioglie le concrezioni del pregiudizio, come di un significato usuale e di cieca abitudine, riporta la parola al gesto, fino a trovare l’estuario del senso e riapre al divenire dei significati, nel dipinto sempre nuovo dell’abbraccio d’identità e differenza.