Critica in semiotica estetica dell’Opera “L’inchino della Luna” di Catia Lelli

L’atmosfera di sospensione degli oli notturni della Lelli sussurra della condizione lunare dell’uomo, speculum mundi, una dimensione riflessa, nembosa, umbratile, seconda, specchiata, che declina il divenire e inclina ad essere: che s’inchina alla luce prima e solare del suo significato in dio, unione di soggetto e oggetto, che fuga i dualismi e le ombre. La mimesi dell’uomo è aver riguardo di una provenienza e di una destinazione.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti