Alba nera

Ma Tu, domani non sorger, Sol Leone,
non turbare il Buio che inghiotte il mondo,
con strisciante pazienza di pitone,
dentro il suo duro vuoto rotondo.

Non inseguir, della Notte, la schiena,
per piantarvi i tuoi acuminati raggi;
nei pazzi occhî di uomini in piena,
per favore, non suscitar miraggi,

ché li inseguirebbero per infrangerli,
e dolersi sulle loro macerie,
per poi certamente infine rimpiangerli,
con sguardi gravi ed espressioni serie.

Non le gridare un abbaglio ringhioso,
oltraggiandola con luce latrante,
e lascia in pace questo Poeta accidioso,
nel suo cieco baratro disperante.

Riponi, ti prego, quelle scintille,
(solo aguzzi speroni incandescenti
che ormai mi feriscono le pupille),
gioia guasta d’esseri marcescenti,

che del Buio sprezzano il sangue cupo;
non sanno che è lí la luce piú vera,
e che sarà in fondo al Cosmico Dirupo
che spunterà ancora una nuova Era.

Sí, Sol Leone, domani non sorgere,
non lumeggiar le lordure che ho in cuore;
dall’orlo di Gea, piú non ti sporgere,
e non sussurrarmi, ciò che mi muore

in petto con sillabe ribollenti,
che mi si avventano crepitando
con l’impeto ardente di mille venti,
e l’anima mi laceran rombando.

Essi non mi sono ormai che tormento,
cosí vani d’incandescente furia,
ed io ancora gli resisto a stento.
Domani, risparmiami quest’ingiuria.

Andrea Di Massimo


Critica in semiotica estetica della Poesia “Alba nera” di Andrea Di Massimo

L’intrepida e vocativa rima del Di Massimo è speglio sonoro, che incanta e trattiene l’ora notturna, per schermarla dagli attacchi feroci del giorno e dalle sue ingannevoli illusioni, frali e caduche mete di desideri a morire. L’ignea furia della parola è breve e consunta rappresentazione, ingiuria, che letteralmente sottrae il diritto ad essere uno, nella totalità plurale e indistinta dei possibili. Solo la nigredo fra le spire uroboriche dell’inconscio, il ritorno alla materia prima, prelude alla trasmutazione di una rinascita alchemica, di una trascendente immanenza alla verità.

Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti