Per diventare materia dentro un sogno

Così rimango tra la terra e il cielo
in questa notte di lampi soffocati
e mi sovviene dell’aria il suo respiro
tra molli affanni rincorsi tra le cose.
Piccoli passi percorsi nella brezza
che soffia lieve negli antri della mente
ed i ricordi sono lame che crudeli
sanno affondare la pelle trasparente.
Aleggia lieve sul soffice percorso
di un’esistenza trafitta dentro il nulla
uno sfuggente pensiero come spirito
che disperato ha perduto direzione.
Ma come fiori ed essenze a primavera
le foglie fragili si librano nel cielo
tra quei profumi di magica speranza
che l’orizzonte regala a noi mortali.
E sono odori e fragranze sempre nuove
che creano abiti e vestiti di stagione,
mentre l’anelito di cuori vagabondi
conduce ancora un gomitolo di vita.
E mi ritrovo sospesa verso il cielo
come crisalide dal tempo trasformata
attendo Eolo e il calore del suo soffio
per diventare materia dentro un sogno.

Lucia Lo Bianco


Critica in semiotica estetica della Poesia “Per diventare materia dentro un sogno” di Lucia Lo Bianco

Con sommessa levità aerea, la parola della Lo Bianco suggerisce all’abito umano, al fissarsi di una credenza, che è modificazione di coscienza e abitudine di prospettiva: l’attesa stessa della sua prossima demolizione, per una nascente e più viva interpretazione senziente. Nel soffio abbracciante del Lebenswelt, del mondo della vita, per un Eolo che si fa messo del consiglio divino, un io emozionale ed empirico accarezza, per riduzione eidetica e con ala di farfalla, l’essenza sognante del segno, nella materia stessa della vita.

Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti