Vedovo transfrontaliero

Rimasto solo, l’airone
si sveglia ogni mattina,
passa il confine del grande fiume
verso lo Stagno della Sposa.

All’equinozio l’autunno si avvolge
sulle arcate delle tempie, la luce scema
nei lambicchi, correnti di fondo
smuovono il freddo nelle ossa.

Il cielo è sempre più rosso ai bordi,
il lago si para in violetto,
stremati, i ciechi spalaci
abbaiano nel pensiero.

Mihail Banciu


Critica in semiotica estetica della Poesia “Vedovo transfrontaliero” di Mihail Banciu

Simbolica, la parola del Banciu figura la condizione umana nel lutto di una perdita e nel transito amante e valicante di una finitudine. Il volo spirituale dell’airone è il respiro aereo della solitudine della coscienza, che anela al ricongiungimento sponsale allo stagno, al bacino acqueo inconscio, al grembo della nigredo, poiché solo il tramonto della coscienza, che getta in pasto il pensiero ad anonimi e ciechi morsi della pulsione, dona l’alba di una rinascita di verità.

Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti