Preludio

Era chiara allora la sera,
vista dal giardino che attraversava
le regole e l’ordine del passo osato.
Luce incandescente
con gli anni a pedalare
e il vento a spingere l’intuizione.
Come dava, quel verso, ragione
e chiarezza al preludio,
alla via che avanzava multiforme.
Come andava precisandosi a misura
il dubbio e insieme la coscienza delle cose,
il sussurro della radice fattasi strada
svaporando appena la nebbia
e incurvando l’irraggiungibile.
Così quell’eden, così
quel senso avvolto tra gli ulivi.

Sonia Giovannetti


Critica in semiotica estetica della Poesia “Preludio” di Sonia Giovannetti

In elegante equilibrio, la parola della Giovannetti è attesa eletta, che appronta al corpo armonico, che introduce al ludo del salto plurale. È tutto nel verso, in un moto levato e rivolto, perché prendere il verso è prender la via, in un ritmo cantato di danza. Il chiaroscuro di sintesi è alito che svela ma non definisce, che la retta invita nel cerchio, al senso del saggio lenimento dell’olivo, al luogo edenico di prima ed ultima dimora.

Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti