Critica in semiotica estetica dell’Opera “Santa Maria del Fiore” di Sarah Calzolaro

Gli intarsi di tessuto su tela della Calzolaro sono pelle unica di uomo e di mondo, il grembo d’accoglienza della notte è il sostrato di supporto del continuum essente, è l’eternità della vita corrente, è la memoria immemoriale e archetipica dell’ignea e alba relazione siderale fra le parole, pullulante silenzio splendente. Il ricetto archetipico della notte stellata contiene le immagini originarie e metaindividuali, rinascenti in ogni individuo, è soglia sacra dell’evento di vita, che libera da ogni sovrastruttura dell’apparenza, a cercare nuovi aurei ingressi di verità. Si torna al supporto indeclinato di senso, che salva dalla morte la corruzione della finitudine, per trascendenza al significato divino. Così l’umano è infinita eco del divino, che si eterna nel senso imperituro dell’esistere.

Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti