Critica in semiotica estetica dell’Opera “I due amanti” di Alessandro Colucci
Delicatissimo è il chiasmo degli amanti del Colucci, le figure intrecciate a formare la lettera greca khi χ, in figura retorica, al canone policleteo della bellezza scultorea, alla carne merleau-pontyana di uno spazio coessenziale, per un’intima cosmicità bachelardiana. È lo sguardo del senziente al sensibile, che sente di sé nel sentire dell’altro, che supera l’orizzonte formale e spoglia nella sinestesia dei sensi, a morire e a rinascere la dualità dall’indistinzione, a contenere l’incontenibile infinito.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti