E’ ancora l’alba
E’ ancora l’alba
a nascere piano su questo asfalto
muto
impassibile,
mentre i lampioni ravvolgono improvvisi la loro ingenua voce
come infastiditi chiudessero gli occhi
E’ ancora luce
sul lento ripetersi di rumori conosciuti,
di quei profumi densi che scandiscono le ore,
sul tornare lo sguardo di quei volti
che disegnano i minuti del giorno
E’ ancora alba
ed io mi abbandono a quel pallido rossore
che mi prende il cuore
mentre apro le ali al giorno
Paola Aglieri Rinella


Significazione critica della poesia “È ancora l’alba” di Paola Aglieri Rinella
È lento il dipanarsi del tempo nella poesia della Aglieri Rinella, come un respiro, prolungato sull’emozione, che dà nascita alla parola, nella sua originaria funzione di arte rituale. Dopo la notte, che segna la rottura della norma sociale e l’emersione degli impulsi naturali anonimi, la parola rituale, all’alba della poetessa, conferisce valore alla vita condivisa, dona ancora e nuovamente un senso al caos naturale. La consuetudine dell’azione, la ripetizione del nome, ora riempiti di nuovo valore, riattivano un abito interpretativo del mondo, così il lettore incontra nella volontà il complesso di Atlante: riconosce nuova la stessa alterità del mondo, concedendosi la forza per sollevarlo, in un atto di senso.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti