Riflessione
L’Attonito
potrà
l’errar del tempo
l’ombra
incredula
posare
all’Eremo
compianto
in compiaciute
trine
Un trepidar
d’insolito
al limbo
posano
le arcane
sponde
Vestigio
disperso
osar sorridere
all’ombroso guardo?!
…E forse
…non ancora…
Daniela Cicognini


Significazione critica della poesia “Riflessione”
di Daniela Cicognini
Solitarie gemme di preziosi, le parole della Cicognini ritraggono l’umano nella condizione specchiata, nel doppio di un’origine; eppure la poetessa impugna la chiave di volta dello stupore del riconoscimento, per piegare e ricongiungere la linearità del tempo, per il cammino individuativo, che mesce inconscio e solitudine della coscienza, nei segni dell’arte del desiderio di senso, a rompere gli abiti pregiudiziali. La poetessa risponde con la domanda sull’arte, nella misura di dono alla memoria, lascito di un’impronta del transitante limbo dell’umano, che, sull’orlo del baratro, è incertezza e tensione, sorriso all’invisibile, fra il non più e il non ancora.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti