Ancora adesso
E poi è diverso il mare,
diverso,
come quando il frullo si fa volo
e le leggere piume di un viaggio,
sembrano disperate ali sullo specchio.
Ed è diverso il mare
nel doveroso canto annodato e teso,
nel mentre tacciono le note delle mani
che intrecciano fili ingarbugliati di un amore.
Ecco l’ombra di un remeggio,
controsole,
dondola sulla scia in luce -del tramonto-
l’ultimo arpeggio di colorate corde
che ambigue destano lo spiraglio tra le fronde,
il mare è diverso ancora adesso.
Manuela Magi


Significazione critica della poesia “Ancora adesso”
di Manuela Magi
La parola dispersa e ritrovata della Magi segue la corsa meravigliata della trasfigurazione, che sposa la morte alla vita. Sebbene la sembianza sia, nella figura dell’allodola, la disperazione del desiderio di un’origine oggettuale negata, così come quella del sole dallo specchio, lo sguardo maieutico della poetessa lascia partorire il passato nel presente della parola, che è sempre remeggio, ripetizione, rituale fondante senso e valore, riconosciuto fra l’ancora del trascorso e il sempre diverso e insieme stesso dell’adesso.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti