Ver-si d’amore
E scrivo questi versi,
mentre la tramontana
crocifigge i vespri alle sue porte;
le strade sono braccia vigorose al vento,
mentre gli alberi chinano le chiome
all’inchiostro dei mulini;
nella stanza l’atmosfera è strana,
l’ombra ai muri pare un anatema
che scivola sui binari della notte;
nulla degli occhi tuoi che brillano
è rimasto in questo spazio
dove il mare luccica e il vento sibila;
e forse non sarà un concerto muto
questa pioggia di pensieri
dove tutto mi appare capovolto;
di questa poesia, solo mi resta di te
quel nulla, dentro gli occhi della notte,
d’inesauribile inestimabile segreto.
Marco Bruni


Significazione critica della poesia “Ver-si d’amore” di Marco Bruni
La parola essenziale e franca del Bruni eleva l’esperienza dell’amore: non più trova egli il semplice compiacimento diretto all’oggetto d’amore, non più anche alle sue trasfigurazioni alle apparenze dell’essere alla natura, diviene invece divino officio, rito sacrale per l’oggetto inconscio di vita eterna, così che l’anatema dell’assenza, rovescio e destituzione dall’ordine delle cose, diviene l’infinito voto stesso dell’uomo al desiderio, al senso, al valore.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti