Nel guado

D’istinto, la vita del mondo io vivo,
riparandomi l’anima d’argento
ancor brillante di perduti sogni;
e non v’è presente, e doman nemmeno,
or che il Tempo riempie il Cielo di giorni,
come d’ombre nuvolose di fumo.
A ritroso con furia mi trascina
attraverso il guado della memoria,
dov’ io nel gorgo degli anni m’annego
dentro il fiume ch’è in me, tal qual è in Cielo.
In cascata di nubi poi mi getta,
ove ancor mi bagno in acqua già scorsa;
ed ecco che intatte di nuovo avverto
le amate rimembranze, e sofferte,
e s’apre in carezza la morsa dei giorni.
Con sovrano sperdimento incantato,
rivive lo Spirito gli anni fausti,
ed enfiato a volte ancor di rimpianto,
s’adagia il cuor nel greto dei ricordi.

Andrea Di Massimo


Critica in semiotica estetica della Poesia “Nel guado” di Andrea Di Massimo

Malinconica, la parola del Di Massimo non avanza per la riva, retrocede in rapito transito nel guado, come nelle fauci della memoria. È seconda al poeta l’anima dell’uomo, a vivere della verità riflessa di passato perduto e, vinta dalla sete delle acque fatali del rimpianto, è naufraga del proprio stesso essere.

Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti