Come lumi fluttuanti

Come lumi fluttuanti
in questo intellegibile buio
dentro questa lunga nitida notte
aspettiamo le stelle leggere posarsi
tra di noi immobili sull’acqua
come infiniti fiori come disadorni petali
di un unica pianta o un unico seme
per sempre caduto
per sempre cadente.

In questa chiara
evidente notte
le acque scure lucide
nella notte con il cielo non sono
che un’unica pupilla ora
e noi infissi in questo lampo
d’infinito riposiamo.

Francesco Mario Tumbiolo


Critica in semiotica estetica della Poesia “Come lumi fluttuanti” di Francesco Mario Tumbiolo

Custode ed elargitrice della potenza elementare, la parola del Tumbiolo è sintesi di opposti e trasfigurazione. I sensi sono al desiderio aperto, alla domanda di senso nello spazio fra le cose. Noi siamo disadorno caos di un ordine unitario, lo sguardo acceso e fulminante del trapasso di un istante all’eterno, che in una sola rifonde plurali le prospettive.

Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti