Critica in semiotica estetica dell’Opera “Il canto delle linee curve e dei colori complementari” di Laura Ferretti

Sulla delicatezza epidermica dei colori della Ferretti, la fragilità caduca e transeunte del singolo si eleva ed eterna nella complementarità unitaria all’opposizione. La linea umana è curva, a correggere la fuga lineare, nel senso di un tempo che ritorna, che, inalienabile al valore, trattiene la vita. Il canto dei capri della tragedia trova la sua catarsi, la sua sublimazione nella quintessenza sempiterna della rosa, manifestazione del divino, che trasmuta il sacrificio della materia, che rifonde il molteplice nell’uno.

Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti