Critica in semiotica estetica dell’Opera “Ho fiducia in te!” di Monica Argentino

La fiducia della Argentino è abbandono all’alterità, nel dondolante e nel concentrico dello sguardo che si chiude, alla notte del sole, alla notte della coscienza, ad esorcizzare l’altra notte. È il languido affidarsi alla categoria inalienabile del possibile aperto ed ulteriore, come acqua di verità che sottende il giardino della parvenza. Acquieta la mancanza e il distacco al grembo degli occhi, alla madre universale e collettiva. È il rituale di rinascita primaverile, per tramonto e per palingenesi della coscienza, per la ciclica rigenerazione del sé dall’altro da sé.

Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti