Per essermi vicino
Ritorno a volte
negli approdi della memoria
e come il mare
irrequieto non mi fermo
e urlo davanti all’incomprensibile
cercando tra i flutti dei giorni finiti
i nostri momenti
sprofondati d’improvviso
negli abissi dell’inverno
quando nel fragore della tempesta
sei affiorato immobile
su un anonimo relitto
orfano di quei sogni
che anch’io abitavo
fin da bambino
mentre m’accarezzavi
nei singhiozzi della notte
per essermi vicino.
Sandro Montanari


Significazione critica della poesia “Per essermi vicino”
di Sandro Montanari
Alla memoria e al dolore della perdita, si apre la parola fluida del Montanari al lacaniano grido nella notte, alla mancanza di senso: al rinnovo dell’esser gettato fuori del trauma della nascita. L’uomo è mancanza desiderante l’altro, è desiderio di desiderio e l’altro diviene luogo di coesione identitaria, riconoscimento, progetto e amore. L’identificazione consente al soggetto di dare una direzione, una trascendenza di senso alla mancanza ad essere. Il poeta cerca nel ricordo prezioso degli istanti paterni perduti la presenza, la potenza della risposta, che traduca il grido in senso, in esaudita domanda d’amore, a trovare nei sogni condivisi la casa della sua stessa anima.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti