Significazione critica dell’opera “Cieli coperti” di Valentina Bollea
L’immagine fotografica della Bollea, se anche afferra l’istante, sorprendentemente non ne arresta il movimento e in questa sospensione lanciata è agli occhi e al cuore la vetta dell’emozione, serbata indomita dall’artista, come fosse entro la sua fuggevolezza vitale. Come la nube può addensare e coprire la distesa celeste e se anche celata la vastità mai perde la sua forza, il suo gesto, la sua voce, la sua luce, così allo stesso modo la donna, se anche indotta all’anonimia della sembianza, mai smarrisce la vastità interiore del suo essere inalienabile, nel desiderio, nel sentire, nell’umano volo della volontà.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti