Significazione critica dell’opera “Mi guardo” di Patrick Pioppi
Lo sguardo pittorico del Pioppi è fotografico, ferma l’istante nei toni intimi, nostalgici e assoluti, fra il bianco e il nero, senza tuttavia smarrirne la bellezza, il movimento e l’emozione, anzi esaltando l’aspetto estetico nella sua radice greca, che vale “capace di sentire”, per la creazione di un personale album di ricordi: di tutto ciò che letteralmente ritrova il cuore. Così l’artista salva il momento quotidiano di una fuggevole bellezza in boccio nel doppio trascendentale della sua rappresentazione e nella sfida accennata di un triplo compiacimento, per il tuttotondo che si nega al piacere, che in tal modo accende il moto irrefrenabile del desiderio.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti