Disperder l’ombra
Sosterem sempre legati con
l’amica Speranza noi
felici della vita, innamorati
di ogni istante perduto e da venire,
intenso talmente
da approntare lungo la strada
dell’esistente
solchi di passione
nuova
a mutare il momento in eternità;
a dettare ancora all’essere il
vecchio andante: ama l’essere,
tutto ciò senziente,
e l’universo, le sue stelle…
non indugiare, per stanchezza o debolezza,
di vedere, intravedendo, i
sentimenti tristi e quelli buoni,
di mirare e apprezzare,
anche oltre un qualsiasi orizzonte,
quello spirito fugace ma immanente
che fa disperder l’ombra
e di morte più nulla percepire.
Carmen De Matteis


Critica in semiotica estetica della Poesia “Disperder l’ombra” di Carmen De Matteis
Il verso frammentato della De Matteis riproduce l’andamento diveniente dell’esistere in segno gettato, nel sentimento di speranza, fra l’istante e l’eterno. L’uomo è teso giammai a vedere, bensì ad intravedere, a scorgere anticipatamente con incompiutezza, a vedere attraverso ciò che è al contempo via ed ostacolo: è l’orizzonte trascendentale della parola, che presentifica e insieme distanzia l’essere, nel rituale umano di affrancamento dalla morte.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti