Quattro
A volte vorrei – nottetempo –
rifarmi da capo
come un embrione
una piccola radice
come un tuorlo d’uovo
un indizio di vento.
Mariacristina Lunardi


Critica in semiotica estetica della Poesia “Quattro” di Mariacristina Lunardi
La tetralogia figurale della Lunardi è un viaggio rituale e archetipico elementare, per rifondare la genesi di un cosmo dal caos, che scaturisce dalla rottura notturna e catartica delle certezze, perché il paradosso dell’insensatezza, della contraddizione insoluta, sia il paradigma di un nuovo concentrico principio cosciente dell’uomo alla natura: il segno di una rinnovata volontà, dell’infinito possibile del movimento essente.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti