Critica in semiotica estetica dell’Opera “Attesa” di Ada Caccin

La figura chiaroscurale della Caccin è movimento emotivo di un volgersi, che tende dal sentimento immaginativo all’evento, si fa torsione segnica, palpabile presentimento di un’attesa dell’atto cosciente. È connesso lo sfioramento concentrato di un’apprensione, di un’inclinazione intelligente alla conoscenza, con la delicata carezza raccolta e cingente il gatto, che si rivolge ad eco, quando una seconda eco è la luce di presagio alla finestra.

Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti