Passato remoto

Aleggia sul presente
il passato remoto,
senza parole
vive nel rimpianto.

Quanti giorni
avvolti sull’arcolaio,
quante voci
avvolte nel silenzio.

Dalla polvere degli anni,
il passato remoto ritorna
con il suo bagaglio
preso a prestito dalla vita.

Giovanni Codutti


Critica in semiotica estetica della Poesia “Passato remoto” di Giovanni Codutti

Breve e profonda, la parola del Codutti vive la dimensione effimera del presente, che è scelta decisionale, che letteralmente recide il passato, a rimuovere, a scotomizzare con esso la via residuale non scelta, rimasta seppellita intatta nel rimpianto della rinuncia, nell’angoscia luttuosa del distacco. È la dialettica fra libertà e necessità, fra la vita e la morte, che conduce al ciclo arcolaio del tempo, che ogni alterità restituisce al senso unitaria.

Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti