Critica in semiotica estetica dell’Opera “Trame scomposte” di Lorenzo Pompeo Lombardo

Il flusso pittorico del Lombardo è la sorprendente sinestesia di un ascolto archetipico profondo, fino a scomporre le trame, fino letteralmente a passare al di là dell’indistinzione, a cogliere il luogo atomico originario, ulteriormente inscindibile, delle scie e delle pressioni vibrazionali sulla pelle: fino a rubare le carezze iridate dei suoni. La memoria inconscia del vissuto prenatale nel grembo materno si riattiva nel tatto, madre dei sensi, che primariamente tutti li raccoglie e, in una percezione estesa, riconduce all’esperienza della sincronia sintonica, in sinfonia all’ambiente.

Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti