Vier Stücke
Sehr langsam
Molto lentamente segna il passo
quasi inudibile scricchiolio
sulla strada altrimenti invisibile
nella densa nebbia ora trafitta
dal richiamo rimosso nel tempo
risuona incessante per le orecchie
attente
Rash
L’ossessione del silenzio ritorna
nella sorpresa della pioggia gelida
maschera del suono impenetrabile
che insegue la forma del tempo nato
per sbaglio, scheggia d’assenza assordante
che fugge, sbanda, scalcia e di colpo
s’arresta
Sehr langsam
Ronzio di tafàni e luce sbiadita
pesano i fantasmi del presente
sull’anima svagata e senza meta
dèmoni che spalancano le porte
di palazzi abbandonati sul vuoto
precipizio futuro della Storia
immaginaria.
Bewegt
Riposa una lettera mai scritta
sul letto disfatto della memoria
annega il lamento del giorno
nel bicchiere di vodka dell’inutile
tentativo d’evitare le tempeste
che flagellano il mare della mente
senza tregua.
(Anton Webern – Quattro pezzi per violino e pianoforte Op. 7)
Stefano Vitale


Critica in Semiotica Estetica della Poesia “Vier Stücke”
di Stefano Vitale
L’inarcatura aperta della parola del Vitale instrada, fra improvvisi cambi di tempo che lacerano l’essere ad una mancanza e a luogo dislocato di un altrove, nel viaggio sensoriale onirico, all’inudibile. Dal fragore dell’assenza al silenzio della presenza assoluta, la verità è la dimensione immemoriale della memoria e l’illusione è luogo erroneo dell’umano nella coscienza del dolore.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti